Beh, SSquadro, tecnicamente una motorizzazione più grossa ha una produzione di particolato carbonioso maggiore, ovviamente, presumo tuttavia che la capienza del dpf sia dimensionata al tipo di motore.
Quindi, così su due piedi, mi verrebbe da pensare che l'intervallo di tempo tra una rigenerazione e l'altra sia dato da una concomitanza tra cilindrata e dimensioni "fisiche" del filtro.
Io posso dire di venire da anni di 2.0 HDI francese, quindi con sistema FAP (con additivo all'ossido di cerio) e non ho mai avuto problemi, anche perché facendo 130-150 km al giorno, di cui molta autostrada, viaggio praticamente perennemente in condizioni ottimali per le rigenerazioni.
L'unica differenza nota che conosco con il DPF (che montano le kia) è l'assenza dell'additivo e la conseguente adozione di post iniezioni di gasolio per alzare la temperatura dei gas di scarico... Sta di fatto che, se si interrompono continuamente le rigenerazioni, c'è il rischio che il gasolio incombusto passi le fasce arrivando a diluire l'olio... Il che è l'unico vero problema considerevole.
Anch'io in attesa della mia futura auto, un Sorento 2.2 CRDI con il suo bel DPF, aspetto di vedere come si comporta... Se noterò diluizione dell'olio penso di ridurre drasticamente gli intervalli tra un tagliando e l'altro, per precauzione...
Ad ogni modo, per dare qualche info in più a Gabriele, l'idea del filtro antiparticolato non è tanto quella di eliminare completamente il particolato carbonioso (anche perché molti sostengono che si vadano solo a ridurre le sue dimensioni, rendendolo anche più pericoloso), quanto più che altro di spostarlo dai grandi centri abitati...
Nel senso che, utopisticamente, tu giri in città saturando il filtro e non emettendo particolato, poi, appena prendi l'autostrada e ti ritrovi lontano dai centri densamente popolati, il filtro si svuota emettendo non si sa bene cosa, presumibilmente porcate peggiori di quelle che emetteresti senza; tuttavia risolve il problema del PM10 nelle grandi città.
Il problema sorge dal momento che sempre più gente acquista diesel per farsi 5km casa-lavoro in centro urbano, e li ovviamente il motore non arriva manco in temperatura, altro che rigenerazioni... Anzi, il periodo di riscaldamento è quello in cui il diesel emette più idrocarburi incombusti, il filtro si intasa a velocità tripla rispetto alle condizioni d'uso normali; chiaro che se giri perennemente in quelle condizioni...
Personalmente conosco 3-4 amici che si lamentano costantemente del FAP/DPF ed abitano tutti in città, chi viaggia in extraurbano difficilmente ha problemi... Io, all'alba dei 200.000 e passa chilometri, ho solo dovuto rabboccare l'additivo; mai una rigenerazione mancata.
Saluti.