Infatti non ho escluso il contesto italiano, ho suggerito implicitamente ma non troppo di distinguere tra un mercato (per di piu' anomalo come quello italiano) e un contesto mondiale particolarmente piu' complesso.
Discorso sul quale si innesta perfettammente anche il grafico che hai riportato, in cui i numeri Tesla sono enormente gonfiati nel senso buono (rispetto al resto del mondo e soprattutto rispetto ai mercati europei) per le quote di mercato negli Stati Uniti. Stessa cosa per BYD in Cina.
Per carita', un totale e' un totale ma il punto e' che in mercati decisamente piu' aperti (almeno pre-dazi) con un'offerta piu' diversificata e una domanda piu' diversificata, come diversi Paesi europei, la preferenza per Tesla si abbassa, perche' per l'appunto la concorrenza aumenta e Tesla non e' l'elettrica piu' avanzata ne' - secondo me elemento importantissimo - con la gamma piu' diversificata e diversificabile. O prendi la 3, o la gonfi a 100PSI e diventa una Y, o devi andare altrove. E la gente va spesso altrove.
Cosa che diventa piu' interessante in prospettiva, visto che l'elettrificazione e' solo all'inizio.
Per Kia, secondo me la spiegazione e' relativamente semplice: in diversi grandi Paesi europei, Italia inclusa, fa numeri troppo bassi, e i numeri buoni di in altri Paesi europei non bastano a compensare. Questo vale sia per EV che ICE e succede in parte per la posizione dominante dei produttori nazionali, in parte per errori dei distributori nazionali, in parte per fedelta' estrema a certi marchi in certi Paesi. Probabilmente per l'effetto dei due primi problemi, una delle difficolta' che hanno e' quella di inserirsi nelle flotte commerciali dove si fanno i grandi numeri in diversi Paesi e che generano direttamente e indirettamente ulteriori vendite sia sul mercato dell'usato che sul nuovo.
In altre parole, i risultati scarsi non sono di per se' la conseguenza la qualita' inferiore del prodotto del servizio, tanto meno nel settore EV dove secondo me sono sul podio.