stai rischiando grosso con questa frase
È quello che penso anche io... E non vedo miglioramenti rispetto a quanto leggevo nel vecchio articolo come innovazioine significativa del powertrain né tanto meno sulle condizioni al contorno che hanno portato al fallimento del progetto (prezzi elevati/ autonomia ridotta/ lentezza e difficoltà nelle ricariche). Da notare anche l'analogia con il voler imporre un prodotto senza che sia il mercato a richiederlo (vds le leggi che vedrebbero l'interruzione dei motori endotermici dal 2035 in poi...)...
Forse mi sono spiegato male dall'inizio.Come ben sappiamo, anche In questo campo le scelte dei governi e degli Stati (sia in Italia, sia in Europa, come nel resto del Mondo) sono state, da sempre, fortemente condizionate dai "padroni del vapore", ossia dalle grandi società petrolifere e minerarie e dalle aziende che producono e distribuiscono energia a livello globale. Se, a partire dalla metà del XIX secolo, non avessero scoperto e cominciato a sfruttare i primi giacimenti di petrolio, gli scienziati, i ricercatori, i progettisti, i tecnici e gli ingegneri delle aziende produttrici di mezzi di trasporto si sarebbero unicamente focalizzati sulla trazione elettrica, risolvendo tutte le incognite ed i problemi ad essa connessi ... e, a quest'ora, non staremmo a discutere sulla fuffa.
Infatti, non si tratta di un obbligo ma della necessità di non rimanere indietro con i prodotti tecnologici a nostra disposizione.
Personalmente, non credo che il prodotto non sia gradito ... semplicemente, costa MOLTO di più di quanto la stragrande maggioranza dei potenziali acquirenti possano (o siano disposti a) spendere. Si potrà obiettare che questi insostenibili incrementi dei prezzi delle vetture siano stati causati dai legacci normativi e dalle pesantissime sanzioni generate dal Green Deal che, come sappiamo, vale solo per noi europei, che ora contiamo come il due di briscola. Per inciso, noi contribuiamo all'effetto serra solo per il 7% a livello globale, mentre tutti gli altri se ne sbattono e continuano serenamente a produrre emissioni nocive per il restante 93%. Putroppo, con il senno di poi, è facile dire che la questione taglio delle emissioni/propulsione elettrica avrebbe dovuto essere affrontata dall'occidente almeno trent'anni or sono per consentire, nel medio-lungo termine, una transizione graduale e senza traumi. Adesso, è davvero troppo tardi: non possiamo più recuperare il tempo perduto.
Confermo durante il COVID l'inquinamento cittadino non è migliorato di una virgola.
Forse quel mesetto di fermo pressoché totale, dal 26 marzo al 4 maggio 2020
