Mi sono accorto solo ora di questa discussione che va avanti da più di 4 anni, e vorrei dare un mio parere.
Io sono un fautore convinto del cambio automatico. Ma non di tutti gli automatici: per esempio quelli a variazione continua, come i Toyota per intendersi, non sono dei veri cambi e oltretutto sono soggetti al fenomeno dello “slittamento” in accelerazione e non solo. Io non tornerei più al manuale, non penso proprio che cosi si ha “il pieno controllo dell’auto” con “una guida più pulita e performante”. Certo che bisogna avere i paddle al volante per potersi divertire quando viene la voglia e le condizioni del traffico lo consentono. Ho avuto per 7 anni un DSG VW a 7 rapporti con i paddle e da allora mi son detto che non avrei più abbandonato l’automatico.

Poi ho voluto un’auto di dimensioni più contenute e sono passato a un convertitore di coppia EAT6, che non ha cambi marcia veloci come un doppia frizione, ma quasi. Però non aveva le “palette”, e mi sono mancate tanto, non solo perché non potevo “divertirmi” quando volevo, ma anche nella guida normale, specie in discesa in una strada ci montagna, dove per non attaccarti solo ai freni, devi farti aiutare dal freno motore, e usare la leva del cambio in sequenziale con una solo mano sul volante affrontando una serie di curve, non è proprio il massimo.

Così mi son detto che la prossima auto avrebbe dovuto essere si automatica, ma con un doppia frizione e i paddle al volante. Ed ecco che sono arrivato alla Niro, la necessità di dimensioni ridotte è venuta meno, e oltre al doppia frizione con palette, ho trovato la frenata rigenerativa del motore elettrico, che è molto più efficace del convenzionale freno motore in scalata

, però finche dura, perché quando la carica della batteria di trazione arriva al 95%, ti avvisa con un bip e una scritta, che la frenata rigenerativa non è più attiva, e ti devi affidare al solo freno motore convenzionale.
Con questo cambio, seconso me, si possono coniugare i vanteggi dell'automatico e quelli del manuale
