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Tester per batterie piombo-acido (6-12-24 Vcc) - Utilizzo e conversione EN / SAE CCA

Rosso Antico

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Ho deciso di pubblicare questa piccola guida dopo aver letto alcuni post di Amici del Forum che lamentano il precoce insorgere di problemi (effettivi o presunti) relativi alla batteria di servizio della propria autovettura, a distanza di appena un anno o due dall’acquisto. In pratica, si ricevono warning relativi allo stato di carica dell’accumulatore, sia tramite app, sia direttamente dalla diagnostica di bordo. Sembra comunque che, spesso, queste segnalazioni non siano seguite da effetti tangibili sulle prestazioni del motorino di avviamento del propulsore termico e sul normale funzionamento degli impianti della vettura. È naturale che ciò possa creare delle perplessità da parte dei proprietari di queste auto. Ritengo quindi utile procurarsi un apposito tester (non di tipo professionale, of course) per avere delle buone indicazioni in merito alle effettive prestazioni delle batterie piombo-acido che equipaggiano i nostri veicoli (moto, vetture, furgoni, camper, etc.). Lo acquistai oltre un anno fa su un sito di e-commerce, il suo prezzo è di solito compreso tra i 20 ed i 25 euro circa. Sinceramente, mi è capitato di usarlo solo un paio di volte:

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Lo strumento è munito di protezione contro l'inversione della polarità e risulta di utilizzo piuttosto semplice ed intuitivo.

Se la batteria da testare fosse ancora collegata al veicolo sarebbe consigliabile, prima di effettuare la misura, sfilare la chiave fisica dal cruscotto (se c’è) oppure, se l’auto è munita di keyless entry + start button, disattivare il quadro e tutte le utenze della vettura.

Questo oggetto non ha bisogno di alcuna sorgente di alimentazione ausiliaria (interna od esterna) dato che, per alimentare i propri circuiti, preleva l’energia direttamente dalla batteria da testare. Il display dello strumento si accenderà non appena entrambe le pinze verranno collegate ai poli dell'accumulatore …

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… indicando il valore nominale di tensione rilevato (6, 12, o 24Vcc):

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Se il valore che lampeggia è quello corretto, si può premere il tasto verde (OK). Altrimenti, è necessario impostare il valore giusto usando i tasti grigi (freccia su/giù) …

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… e confermare con il tasto OK.

Ora bisognerà inserire il valore CCA della batteria, espresso in Ampere. Si tratta della corrente di spunto a freddo (NON dell'energia accumulabile indicata in Ah). Dato che in Europa, e quindi in Italia, vige lo standard EN (European Norm), non è detto che la nostra batteria riporti anche il valore CCA (Cold Cranking Amps), secondo lo standard statunitense SAE (Society of Automotive Engineers), un po’ meno severo dello standard EN.

Siccome questi oggetti sono principalmente prodotti per il mercato USA, è il caso di procurarsi una tabella di conversione EN - SAE CCA per poter effettuare un corretto declassamento ed ottenere così un dato più attendibile.

Il valore impostato di default sullo strumento è di 500A CCA (che corrisponde a circa 460A EN):

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In questo caso, il valore riportato sull’accumulatore è di 730A EN …

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… che, convertito in SAE CCA, risulta essere 802A, secondo la seguente tabella:

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NOTA: dato che il tester consente solo step di 5A, ho impostato il valore più vicino arrotondato per eccesso, ossia 805A.

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Una volta inserito il dato corretto usando i tasti freccia, bisogna sempre confermare con il tasto OK. Dopo alcuni secondi, il tester mostrerà il valore CCA effettivamente rilevato:

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È ovviamente necessario riconvertire questo dato secondo lo standard EN per comparare correttamente il valore nominale indicato sull'accumulatore con quello fornito dal tester. La tabella riporta l’opzione 648A CCA (la più vicina al valore rilevato), che corrisponde a 590A EN:

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In effetti, 590A sono pari all’ottanta per cento della prestazione nominale della batteria che, finora, ha svolto oltre quattro anni di normale utilizzo.

Ora, premendo uno dei tasti freccia, compariranno in sequenza i valori relativi a SOH (State Of Health, stato di salute della batteria) …

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… SOC (State Of Charge, stato di carica), entrambi espressi in percentuale, …

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… tensione (a vuoto) dell’accumulatore, ovviamente indicata in Volt …

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… e, infine, la sua resistenza interna, espressa in mΩ (milliOhm):

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Il tester, a seconda dei casi, ci darà l'indicazione di stato "Good" (batteria in buone condizioni e ben carica), oppure "Normal" (batteria in condizioni accettabili e sufficientemente carica) oppure ancora "Poor" (batteria molto scarica / da sostituire):

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Nel caso peggiore (Poor) si potrebbe tentare una de-solfatazione con un caricabatteria smart munito della funzione "Pulse repair".

Altrimenti, l'accumulatore andrebbe sostituito ☹️. In tal caso, vedere seguente piccola guida, please:


Come sempre, Vi ringrazio per il Vostro tempo e la Vostra attenzione.

:ciao: Buona Strada a tutti Voi,

R. A.
 
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@Rosso Antico i miei complimenti!!
Sempre preciso, dettagliato ma semplice e facilmente comprensibile anche per me che non sono certo "una cima" 😆 a capire il funzionamento di certe cose e a metterle in pratica.
Grazie!!🙂:ciao:
 
Ottimo, grazie. Io però resto sempre scettico sulla utilità di questi strumenti in quanto collegandolo in parallelo ai morsetti della batteria posso leggere solo ed esclusivamente una tensione, inoltre ho forti dubbi che all'interno ci sia qualche cosa di elettronico in grado di reggere 700A di spunto. Però sono solo ipotesi quindi se funziona va bene
 
@Rosso Antico Grazie della guida che hai postato sei sempre bravo e utile a tutti noi . :good:
 
Ti ringrazio @Pio !

Buona giornata :ciao:

Ottimo, grazie. Io però resto sempre scettico sulla utilità di questi strumenti in quanto collegandolo in parallelo ai morsetti della batteria posso leggere solo ed esclusivamente una tensione, inoltre ho forti dubbi che all'interno ci sia qualche cosa di elettronico in grado di reggere 700A di spunto. Però sono solo ipotesi quindi se funziona va bene
Grazie mille per il tuo commento @still! Anche io sono assolutamente certo che lo strumento non è in grado di reggere correnti così elevate. Sinceramente, non ci ho guardato dentro ma, forse, potrebbe esserci qualcosa di simile ad un array di resistori in serie/parallelo configurabili con dei device a semiconduttore in grado di far fluire, per pochissimi secondi, una corrente pari, diciamo, ad 1/100 di quella di spunto a freddo nominale indicata sulla batteria (quindi, in questo caso, 7.3A circa) ... del resto, sembra che i cavetti del tester abbiano una sezione più che sufficiente a portare correnti di questa intensità. Ma, naturalmente, si tratta solo di una vaga ipotesi.
 
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