Dopo oltre cinque anni di onorato servizio, la batteria originale della mia Cee’d ha deciso di salutarmi per sempre. La sua tensione a vuoto, che la mattina del 2 Gennaio scorso era di circa 12.4 Vcc (consentendomi di avviare il motore senza problemi), è precipitata a soli 10.6 V la sera dello stesso giorno, lasciandomi a piedi: un vero e proprio “collasso”. Ma, fortunatamente, l’auto era già parcheggiata nel box. Mi sono quindi recato con l’altra city car presso il ricambista più vicino, ho acquistato l’accumulatore che ha rimpiazzato il vecchio ed ho pensato di cogliere questa occasione per preparare un piccolo tutorial.
In effetti, la batteria di primo equipaggiamento aveva una capacità di soli 68 Ah e 480 A (EN) di spunto a freddo. Ho quindi preferito un accumulatore selezionato sul sito FIAMM (sempre ad acido libero, ma di tipo rinforzato) da 80 Ah e 730 A (EN) di spunto, avente però le stesse dimensioni della batteria originale.
Questa batteria, come del resto molte altre, è munita di una spia che ne indica lo stato di carica. La segnalazione era OK (verde). Per sicurezza, però, ne ho verificato la tensione a vuoto con un tester, rilevando un valore di soli 12.5 V, praticamente il limite inferiore sotto il quale la batteria deve essere ricaricata. Ho quindi sottoposto l’accumulatore ad una carica a bassa intensità per circa 4 ore, portandone la tensione ad un valore di circa 13 V:
Con l’accumulatore nuovo e ben carico a nostra disposizione, possiamo finalmente apprestarci alla sostituzione della vecchia batteria.
SAFETY FIRST: operiamo con la vettura in piano e con il freno di stazionamento innestato. Indossiamo indumenti da lavoro adatti, oltre a guanti ed occhiali di protezione dato che, in casi limite, potrebbero esserci delle fuoriuscite di soluzione acida e corrosiva contenuta nelle batterie.
Per questo semplicissimo - anche se non banale - intervento ci serviranno:
Costo dei materiali di consumo: 9 (nove) Euro circa (avanzerà certamente molto materiale che si potrà utilizzare in futuro).
Tempo necessario per l’intervento: 25 (venticinque) minuti circa, salvo imprevisti.
Questa è la sequenza delle operazioni da effettuare:
A quadro SPENTO ed utenze DISATTIVATE (se non si ha lo start push button, meglio se a chiave estratta), apriamo il cofano della nostra vettura e localizziamo la batteria:
A causa del limitato spazio disponibile nei vani motore Diesel delle utilitarie e delle berline compatte Kia, è spesso necessario staccare il semi air-box superiore per poter scostare verso sinistra il manicotto collegato alla turbina. Altrimenti risulterà molto difficoltoso scollegare il morsetto positivo della batteria e sostituire quest’ultima:
Per sicurezza, però, cominciamo con lo scollegare PRIMA il morsetto del polo NEGATIVO (-), usando la chiave con apertura 10 mm...
...e quindi stacchiamo il morsetto del polo positivo (+). Quando installeremo la nuova batteria, dovremo invece collegare PRIMA il polo positivo ed infine quello negativo.
Nota: in qualche caso potrebbe essere necessario reimpostare alcuni parametri dell'infotainment.
Una volta scollegati entrambi i morsetti, sfiliamo la coibentazione che protegge il perimetro della batteria:
Servendoci della torcia, localizziamo vite e piastrina di ancoraggio dell’accumulatore, posizionate in profondità, tra la batteria e l’air-box:
Quindi, con la chiave a T, cominciamo a svitare il bullone M8. Per questo diametro, contrariamente allo standard europeo, ci servirà una bussola con apertura 12 mm, anziché la classica 13:
Terminiamo di svitare a mano, facendo attenzione a non far cadere nel vano motore la vite, le due rondelle e relativa piastrina di ancoraggio. Volendo, potremmo dar loro una pulita sommaria ed applicare una piccolissima quantità di lubrificante spray sul gambo della vite, per rendere più semplici i successivi smontaggi.
Possiamo finalmente asportare la batteria. Attenzione: andrebbe prima fatta scorrere per 1-2 cm in senso opposto alle centraline, poi sollevata con cautela. Ora la base dell’alloggiamento è libera:
Puliamola accuratamente con uno straccio asciutto e pulito, accertandoci che non vi siano state perdite di soluzione acida. Infine posizioniamo (sempre con cautela!) l’accumulatore nuovo, facendolo scorrere verso le centraline ed accostandolo verso destra il più possibile.
Riapplichiamo con attenzione la piastrina di ancoraggio e serriamo la relativa vite. Quindi, dopo averla pulita, riposizioniamo correttamente la coibentazione della batteria. Su di una faccia di quest’ultima è impressa una freccia: deve trovarsi verso di noi, rivolta verso l’alto:
PRIMA di collegarli, spruzziamo su poli e morsetti un po’ di prodotto per la pulizia di contatti elettrici ed attendiamo qualche minuto perché possa agire. Asciughiamone l’eventuale eccesso con un altro straccio pulito:
Ora possiamo collegare i morsetti (come già detto, PRIMA quello del polo positivo, quindi quello del negativo), serrandoli accuratamente. Non dimentichiamo di applicare sulla sommità di entrambi una modesta quantità di grasso di vaselina, come protettivo contro l’ossidazione e l’umidità:
Non è necessario impiastricciare i morsetti, il calore sviluppato nel vano motore fluidificherà gradualmente il grasso, che si distribuirà uniformemente su tutta la superficie dei poli:
Infine, chiudiamo il coperchio del morsetto positivo e non dimentichiamo di rimettere bene a posto il semi air-box superiore. La nostra nuova batteria è adesso installata e pronta a garantirci partenze sicure ed immediate per i prossimi 5 anni (così almeno si spera ):
Naturalmente non è necessario rammentarVi che le batterie esauste costituiscono dei rifiuti speciali ALTAMENTE INQUINANTI che devono essere smaltiti sotto il controllo delle autorità ambientali. Il vecchio accumulatore andrà quindi consegnato ad un’isola ecologica attrezzata oppure, se non disponibile, al Vostro elettrauto di fiducia che provvederà a conferirlo al consorzio autorizzato al riciclo e smaltimento delle batterie al piombo-acido della Vostra zona.
Grazie per il Vostro tempo e la Vostra attenzione… ed ancora un Buon 2020 a tutti Voi,
In effetti, la batteria di primo equipaggiamento aveva una capacità di soli 68 Ah e 480 A (EN) di spunto a freddo. Ho quindi preferito un accumulatore selezionato sul sito FIAMM (sempre ad acido libero, ma di tipo rinforzato) da 80 Ah e 730 A (EN) di spunto, avente però le stesse dimensioni della batteria originale.
Questa batteria, come del resto molte altre, è munita di una spia che ne indica lo stato di carica. La segnalazione era OK (verde). Per sicurezza, però, ne ho verificato la tensione a vuoto con un tester, rilevando un valore di soli 12.5 V, praticamente il limite inferiore sotto il quale la batteria deve essere ricaricata. Ho quindi sottoposto l’accumulatore ad una carica a bassa intensità per circa 4 ore, portandone la tensione ad un valore di circa 13 V:
Con l’accumulatore nuovo e ben carico a nostra disposizione, possiamo finalmente apprestarci alla sostituzione della vecchia batteria.
SAFETY FIRST: operiamo con la vettura in piano e con il freno di stazionamento innestato. Indossiamo indumenti da lavoro adatti, oltre a guanti ed occhiali di protezione dato che, in casi limite, potrebbero esserci delle fuoriuscite di soluzione acida e corrosiva contenuta nelle batterie.
Per questo semplicissimo - anche se non banale - intervento ci serviranno:
- Una torcia elettrica
- Un paio di stracci puliti ed asciutti
- Un paio di occhiali protettivi
- Un tubetto di grasso di vaselina
- Una chiave fissa e/o a cacciavite, con apertura 10 mm
- Un tester, possibilmente preciso (facoltativo)
- Una chiave a T, con snodo + bussola, apertura 12 mm
- Una bomboletta di spray per la pulizia di contatti elettrici
- Un paio di guanti da lavoro di tipo medio-leggero, con palmo e dita in elastomero
- Una bomboletta di lubrificante spray (facoltativo)
Costo dei materiali di consumo: 9 (nove) Euro circa (avanzerà certamente molto materiale che si potrà utilizzare in futuro).
Tempo necessario per l’intervento: 25 (venticinque) minuti circa, salvo imprevisti.
Questa è la sequenza delle operazioni da effettuare:
A quadro SPENTO ed utenze DISATTIVATE (se non si ha lo start push button, meglio se a chiave estratta), apriamo il cofano della nostra vettura e localizziamo la batteria:
A causa del limitato spazio disponibile nei vani motore Diesel delle utilitarie e delle berline compatte Kia, è spesso necessario staccare il semi air-box superiore per poter scostare verso sinistra il manicotto collegato alla turbina. Altrimenti risulterà molto difficoltoso scollegare il morsetto positivo della batteria e sostituire quest’ultima:
Per sicurezza, però, cominciamo con lo scollegare PRIMA il morsetto del polo NEGATIVO (-), usando la chiave con apertura 10 mm...
...e quindi stacchiamo il morsetto del polo positivo (+). Quando installeremo la nuova batteria, dovremo invece collegare PRIMA il polo positivo ed infine quello negativo.
Nota: in qualche caso potrebbe essere necessario reimpostare alcuni parametri dell'infotainment.
Una volta scollegati entrambi i morsetti, sfiliamo la coibentazione che protegge il perimetro della batteria:
Servendoci della torcia, localizziamo vite e piastrina di ancoraggio dell’accumulatore, posizionate in profondità, tra la batteria e l’air-box:
Quindi, con la chiave a T, cominciamo a svitare il bullone M8. Per questo diametro, contrariamente allo standard europeo, ci servirà una bussola con apertura 12 mm, anziché la classica 13:
Terminiamo di svitare a mano, facendo attenzione a non far cadere nel vano motore la vite, le due rondelle e relativa piastrina di ancoraggio. Volendo, potremmo dar loro una pulita sommaria ed applicare una piccolissima quantità di lubrificante spray sul gambo della vite, per rendere più semplici i successivi smontaggi.
Possiamo finalmente asportare la batteria. Attenzione: andrebbe prima fatta scorrere per 1-2 cm in senso opposto alle centraline, poi sollevata con cautela. Ora la base dell’alloggiamento è libera:
Puliamola accuratamente con uno straccio asciutto e pulito, accertandoci che non vi siano state perdite di soluzione acida. Infine posizioniamo (sempre con cautela!) l’accumulatore nuovo, facendolo scorrere verso le centraline ed accostandolo verso destra il più possibile.
Riapplichiamo con attenzione la piastrina di ancoraggio e serriamo la relativa vite. Quindi, dopo averla pulita, riposizioniamo correttamente la coibentazione della batteria. Su di una faccia di quest’ultima è impressa una freccia: deve trovarsi verso di noi, rivolta verso l’alto:
PRIMA di collegarli, spruzziamo su poli e morsetti un po’ di prodotto per la pulizia di contatti elettrici ed attendiamo qualche minuto perché possa agire. Asciughiamone l’eventuale eccesso con un altro straccio pulito:
Ora possiamo collegare i morsetti (come già detto, PRIMA quello del polo positivo, quindi quello del negativo), serrandoli accuratamente. Non dimentichiamo di applicare sulla sommità di entrambi una modesta quantità di grasso di vaselina, come protettivo contro l’ossidazione e l’umidità:
Non è necessario impiastricciare i morsetti, il calore sviluppato nel vano motore fluidificherà gradualmente il grasso, che si distribuirà uniformemente su tutta la superficie dei poli:
Infine, chiudiamo il coperchio del morsetto positivo e non dimentichiamo di rimettere bene a posto il semi air-box superiore. La nostra nuova batteria è adesso installata e pronta a garantirci partenze sicure ed immediate per i prossimi 5 anni (così almeno si spera ):
Naturalmente non è necessario rammentarVi che le batterie esauste costituiscono dei rifiuti speciali ALTAMENTE INQUINANTI che devono essere smaltiti sotto il controllo delle autorità ambientali. Il vecchio accumulatore andrà quindi consegnato ad un’isola ecologica attrezzata oppure, se non disponibile, al Vostro elettrauto di fiducia che provvederà a conferirlo al consorzio autorizzato al riciclo e smaltimento delle batterie al piombo-acido della Vostra zona.
Grazie per il Vostro tempo e la Vostra attenzione… ed ancora un Buon 2020 a tutti Voi,