Ciao a tutti.
Anche io, come molti Amici del Club, penso che mi sentirei un po’ a disagio se dovessi considerare ciò che si trova sotto il cofano motore della mia vettura come un’insondabile e misteriosa scatola nera. Senza considerare che noi, poveri mortali non addetti ai lavori, potremmo essere vittime della malafede di officine senza scrupoli che ci presentano conti salati per riparazioni/sostituzioni inutili o, addirittura, mai realmente effettuate. Personalmente credo che nessuno possa prendersi cura del nostro veicolo (e, più in generale, di ciò che possediamo) meglio di noi stessi. Non sarebbe male, quindi, se fossimo in grado di effettuare, facilmente e senza rischi, qualche piccolo intervento di manutenzione.
Ora, come sappiamo, alcuni inconvenienti del motore come vuoti di coppia e potenza, sussulti, ritardi in accelerazione e conseguente aumento dei consumi, possono essere causati anche da un debimetro con un sensore difettoso, oppure sporco. Se la nostra vettura avesse problemi al debimetro e dovessimo sostituirlo a nostre spese (in caso di decadimento della garanzia, oppure contenzioso con l’officina autorizzata Kia) potremmo tentare di recuperare quest’ultimo, senza essere provetti meccanici/elettrauto, semplicemente pulendone il sensore ed i relativi contatti elettrici. Il debimetro per il propulsore 1.4 CRDi è fabbricato da diversi costruttori su licenza Bosch, ed il suo costo on-line oscilla tra i 130 ed i 240 Euro circa. Un’officina autorizzata praticherebbe un immancabile ricarico sul prezzo del componente, per non parlare del costo della manodopera, spesso eccessivo in rapporto al modesto intervento effettuato. Se, purtroppo, il nostro tentativo di recupero non andasse a buon fine, si potrebbe comunque procedere ad una facile e rapida sostituzione fai-da-te, ottenendo in ogni caso un significativo risparmio.
SAFETY FIRST: lavoriamo con la vettura in piano, ovviamente a motore spento, con chiave di accensione estratta (oppure start button inibito), prima marcia (oppure posizione “P” dell’automatico) e freno di stazionamento entrambi innestati
Per lo smontaggio, pulizia e rimontaggio (oppure sostituzione) del debimetro ci serviranno:
Tempo necessario per l’intervento: 1 (una) ora circa, salvo imprevisti
Questa è la sequenza delle operazioni da effettuare, accompagnate da foto che, temo, non siano di grande qualità (sorry):
Grazie per il vostro tempo e la vostra attenzione. Buon lavoro,
R.
Anche io, come molti Amici del Club, penso che mi sentirei un po’ a disagio se dovessi considerare ciò che si trova sotto il cofano motore della mia vettura come un’insondabile e misteriosa scatola nera. Senza considerare che noi, poveri mortali non addetti ai lavori, potremmo essere vittime della malafede di officine senza scrupoli che ci presentano conti salati per riparazioni/sostituzioni inutili o, addirittura, mai realmente effettuate. Personalmente credo che nessuno possa prendersi cura del nostro veicolo (e, più in generale, di ciò che possediamo) meglio di noi stessi. Non sarebbe male, quindi, se fossimo in grado di effettuare, facilmente e senza rischi, qualche piccolo intervento di manutenzione.
Ora, come sappiamo, alcuni inconvenienti del motore come vuoti di coppia e potenza, sussulti, ritardi in accelerazione e conseguente aumento dei consumi, possono essere causati anche da un debimetro con un sensore difettoso, oppure sporco. Se la nostra vettura avesse problemi al debimetro e dovessimo sostituirlo a nostre spese (in caso di decadimento della garanzia, oppure contenzioso con l’officina autorizzata Kia) potremmo tentare di recuperare quest’ultimo, senza essere provetti meccanici/elettrauto, semplicemente pulendone il sensore ed i relativi contatti elettrici. Il debimetro per il propulsore 1.4 CRDi è fabbricato da diversi costruttori su licenza Bosch, ed il suo costo on-line oscilla tra i 130 ed i 240 Euro circa. Un’officina autorizzata praticherebbe un immancabile ricarico sul prezzo del componente, per non parlare del costo della manodopera, spesso eccessivo in rapporto al modesto intervento effettuato. Se, purtroppo, il nostro tentativo di recupero non andasse a buon fine, si potrebbe comunque procedere ad una facile e rapida sostituzione fai-da-te, ottenendo in ogni caso un significativo risparmio.
SAFETY FIRST: lavoriamo con la vettura in piano, ovviamente a motore spento, con chiave di accensione estratta (oppure start button inibito), prima marcia (oppure posizione “P” dell’automatico) e freno di stazionamento entrambi innestati
Per lo smontaggio, pulizia e rimontaggio (oppure sostituzione) del debimetro ci serviranno:
- Un paio di guanti da lavoro di tipo leggero
- Nastro-carta adesivo
- Un cacciavite piatto di piccolo diametro
- Un cacciavite a croce di medio diametro
- Due stracci puliti ed asciutti
- Un elastico
- Una classica chiave inglese (oppure a tubo), apertura 10 mm
- Spray detergente per contatti elettrici non aggressivo, per impieghi elettronici
- Una bomboletta di aria compressa pura e soprattutto secca
Tempo necessario per l’intervento: 1 (una) ora circa, salvo imprevisti
Questa è la sequenza delle operazioni da effettuare, accompagnate da foto che, temo, non siano di grande qualità (sorry):
- Apriamo il cofano motore della nostra vettura e localizziamo il debimetro
- Applichiamo un pezzetto di nastro-carta adesivo sul gambo della vite stringi-fascia del manicotto che collega il debimetro alla turbina. Questo riferimento empirico ci permetterà, al termine delle operazioni, di serrare nuovamente la fascia con, approssimativamente, la stessa coppia applicata in fabbrica
- Aiutandoci con il piccolo cacciavite piatto, sganciamo (delicatamente!) il connettore mobile…
- … e scolleghiamolo dal debimetro
- Allentiamo la vite stringi-fascia con il cacciavite a croce…
- … e stacchiamo il manicotto
- Chiudiamo immediatamente l’estremità libera del manicotto con uno straccio pulito ed asciutto, fissandolo con l’elastico. Questo eviterà che sporcizia o corpi estranei finiscano accidentalmente nella girante della turbina, con immaginabili conseguenze
- Sganciamo il primo…
- … ed il secondo fermo del semi-box superiore del filtro aria, su cui il debimetro è ancora fissato
- Asportiamo il semi-box…
- …ed appoggiamolo sul nostro banco per lavorare più comodamente
- Svitiamo i due bulloncini di fissaggio…
- … e scolleghiamo il debimetro dal semi-box. Personalmente sconsiglio di asportare il sensore da questo tipo di debimetro poichè, al contrario di altri, non è fissato con viti tipo “torx security”, ma sembra innestato con interferenza (c’è sicuramente anche una guarnizione) nella propria sede. Eviterei anche di tentare di smontare le griglie di protezione.
- Attraverso una delle griglie, quindi, applichiamo con precisione, senza esagerare, lo spray per contatti sul sensore del debimetro. IMPORTANTE: spruzziamo nel senso del flusso aria indicato sul corpo del debimetro stesso
- Lasciamo agire il prodotto per un paio di minuti e facciamo sgocciolare l’eventuale liquido in eccesso ponendo il debimetro in posizione verticale, su di uno straccio pulito, con la freccia del flusso rivolta verso il basso
- Nel frattempo, approfittiamone per applicare un po’ di spray anche sui contatti del connettore (non si sa mai…)
- Per accelerare l’asciugatura del sensore possiamo soffiarvi, a distanza e con cautela, dell’aria compressa pura e secca, in bomboletta. Il sensore è molto delicato, quindi NON utilizziamo un compressore: il getto d’aria violento, saturo di vapore acqueo e, forse, tracce d’olio, vanificherebbe il nostro lavoro. Non rimontiamo il debimetro sul semi-box del filtro aria se non siamo assolutamente certi che il sensore si sia completamente asciugato
- Effettuiamo, all’inverso, le operazioni descritte a partire dal punto 13, risalendo fino al punto 4. Per precauzione, cerchiamo di riallineare accuratamente i segni praticati in fabbrica, generalmente con un pennarello indelebile colorato, tra il manicotto e la fascia che lo serra al debimetro
Grazie per il vostro tempo e la vostra attenzione. Buon lavoro,
R.